"Per una processione" Belvedere
di San Leucio 8-20 ottobre 1983
Testo in catalogo di Ciro Ruju
Non
so per quale evoluzione speculativo-dialettica, da qualche anno a questa parte, la critica
di potere (i multinazionali della stampa) ha riscoperto il ruolo dell'artista: narratore
per immagini, ricercatore di colore, attraverso forme con o senza attraversamento, un
tutto appunto che ridā - dobbiamo dare atto ai potenti - un nuovo vigore a quanti hanno
sostenuto, malgrado l'impopolaritā del momento, la funzione dell'artista, sia per le cose
che diceva, ma anche e soprattutto per come le diceva. In questa chiave, non in termini di
prioritā operativa, ma per una valenza di impegno costruttivo, il tempo come esperienza
č anche affinamento di stile e approfondimento di contenuti, la situazione emergente in
Campania e soprattutto nell'area casertana č stata determinata dalla ferma volontā di
giovani artisti di portare avanti un discorso narrativo al di lā delle mode, sostenute da
una critica, che con il tempo ha dovuto rivisitare le proprie veritā date come assolute.
E in questo, sia pur solo accennato, panorama di ricerca costante sviluppatosi nel
casertano, si inserisce, con ampio merito, la ricerca di Gianni Pontillo che, sin dagli
esordi, dimostra nelle sue opere, i riferimenti all'area geografica sono precisi, i segni
di una narrazione esplicita costruita su un presupposto narrativo dove il soggettivo
riesce ad emergere in una particolare visione: ieri un collettivo indistinto ed ambiguo
(insieme di uomini costruiti a blocchi schematici) per una plurima significazione: festa,
lotta; oggi la, processione un collettivo appunto ripreso con una significazione e
motivazione precisa. Questa particolare e puntuale scelta di campo dell'autore al di lā
del circoscritto riferimento ecclesial-religioso č indagine antropologica su un evento
che ha visto riuniti grandi masse, a volte
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1983 Piedistallo
tecnica mista su tela, cm 50X60
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